“Ho la gastrite”
“Ho il mal di testa da weekend”
“Ho tensioni muscolari ovunque”
Il nostro corpo parla. A volte riusciamo a tradurre in parole ciò che vuole dirci: è ciò che accade quando diamo un nome alle emozioni, quindi un batticuore diventa paura o eccitazione. Altre volte non riusciamo perché l’emozione sarebbe scomoda da accettare o da esprimere – come la rabbia verso il capo al lavoro – o perché non abbiamo imparato ad entrare in contatto con la nostra parte emotiva – magari perché da piccoli piangere o urlare erano comportamenti punibili.
Allora cosa succede? Davvero è possibile – come si sente dire – far finta di niente? Mettere da parte la rabbia o non pensare alla tristezza? Possibile, ma non per sempre e non completamente. Il corpo trova nuovi canali per parlare e ci fa sentire tensioni fisiche, che non passano, non hanno riscontri oggettivi (gli esami sono a posto) ma fanno davvero male.
Una consulenza psicologica può servire per definire l’origine delle tensioni e individuare modalità funzionali per esprimerle evitando così il perdurare dei sintomi.